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Chi può aprire un conto deposito?

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Non possiamo non considerare che ciascun adulto, chi più chi meno, abbia obiettivi nella vita, in breve o media distanza, a volte particolarmente ambiziosi, ma non necessariamente. Tutti, comunque, è giocoforza, ruotano intorno alla disponibilità di denaro, per noi personalmente e/o per la nostra famiglia. Sia un giovane appena entrato nel mondo del lavoro, però, o un genitore che intende costruire un patrimonio per i propri figli, o ancora un lavoratore che desidera risparmiare, potendoselo permettere, per costruirsi un futuro da pensionato il più possibile tranquillo, per finanziare i progetti a cui maggiormente tiene, sa che non è più sufficiente soltanto risparmiare, specie da quando, e sono già diversi anni, i tassi d’interesse legati al conto corrente sono ai minimi storici, pari praticamente a zero.

Infatti, alla luce del panorama finanziario del nostro Paese, e delle situazioni economiche piuttosto incerte che, da anni, stiamo continuamente vivendo, chi più, chi meno, per far rendere il proprio denaro, occorre soprattutto investire, ovviamente prediligendo attività o prodotti garantiti, sicuri e che mirino a conseguire un certo rendimento nel tempo, possibilmente senza assumere rischi elevati. Dunque, alla luce di un panorama così incerto ma necessario, cosa si può fare per ottenere dei validi ritorni, contenendo i rischi dei nostri investimenti? Innanzi tutto, un’ottima e prima soluzione è quella di affidarci a consulenti e professionisti esperti, capaci di comprendere tutte le opportunità che possono riguardare caso per caso, valutarne correttamente rischi e convenienze e consigliare il collocamento dei nostri risparmi in un portafoglio diversificato, a seconda delle esigenze.

Inoltre, è particolarmente importante definire un personale orizzonte temporale di investimento, vale a dire prevedere e programmare con una logica ratio, per quanto tempo possiamo impegnarci a lasciare i nostri soldi in un deposito a risparmio senza prelevarli né movimentarli. Sarebbe infatti uno sbaglio, per esempio, identificare un prodotto finanziario che vincoli la cifra, pur se allettati da tassi d’interesse proficui, prevedendo di dover però fare spese importanti a breve termine, con il rischio di pagare penali per risoluzioni contrattuali a seguito di errate impostazioni iniziali.

Tutta questa premessa era necessaria per comprendere l’importanza e le caratteristiche di un conto deposito, il prodotto finanziario che, a differenza del conto corrente tradizionale, viene aperto dal cliente che decide di consegnare alla propria banca una certa somma (indicativamente da un minimo di 100 a un massimo di un milione di euro), affinché l’istituto “semplicemente” la custodisca, riconoscendogli, per questo, e corrispondendogli a termine mandato, degli interessi pattuiti e maturati, di gran lunga più elevati che con il conto classico.

Chiunque può aprire un conto deposito?

E’ innegabile che il conto deposito ha un vantaggio tangibile rispetto ad altri strumenti di gestione del denaro, ossia un tasso di interesse molto più alto, che è poi l’unico elemento intorno al quale ruota tutto il sistema. Fra l’altro, è praticamente esente da rischi, in quanto l’unico problema che potrebbe presentarsi (e che però, storicamente, nel nostro Paese non si è mai verificato), è che la banca potrebbe dichiarare fallimento e dunque non essere in grado restituire al cliente i suoi soldi, assolvendo al ruolo di creditore. Come dicevamo, il rischio è davvero molto ridotto, almeno fino all’importo massimo di 100.000 €, in quanto i capitali depositati da ciascun correntista fino a quella cifra sono tutelati dallo Stato e garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, a cui ogni istituto di credito è obbligato ad iscriversi.

Pertanto, si rimarca la validità del titolo deposito d’investimento, uno fra i più indicati, e sempre più apprezzati, per i cittadini italiani che abbiano raggiunto la maggiore età. Per i minorenni, in alternativa, potrebbe, per esempio, essere acceso un deposito a risparmio (libretto postale), un prodotto di Poste Italiane che presenta alcune caratteristiche simili al conto deposito, pur fruttando interessi minori, ma che può essere aperto anche in favore di giovani entro il 18 anni, a condizione che chi esercita la patria potestà dia il consenso alla sottoscrizione.

E’ pur vero, comunque, che ogni banca può avere proprie regole sull’età minima a partire dalla quale è possibile sottoscrivere un deposito a risparmio, anche e soprattutto in virtù delle condizioni diverse proposte. Ancora una volta, dunque, prima della sottoscrizione, è sempre consigliabile confrontare i vari prodotti e le offerte di diverse banche, al fine di comparare ogni caratteristica.

Considerando che il conto deposito è comunque un vero e proprio strumento di investimento, e che quindi non consente le classiche operazioni che si effettuano tramite il conto corrente classico, come l’accredito di stipendio o pensione, domiciliazione delle utenze, pagamenti e prelievi tramite carte di debito o di credito, assegni, ecc, è necessario che il nuovo titolare di un conto deposito lo sia altrettanto di un conto corrente tradizionale, da appoggio.

In tal modo, quest’ultimo, permetterà di effettuare online tutte le eventuali operazioni di trasferimento di denaro dal conto operativo di appoggio a quello di deposito, alimentando periodicamente il conto di risparmio tramite un bonifico, o postagiro o giroconto. Viceversa, per ritirare i soldi depositati basta, ovviamente, eseguire l’operazione inversa, trasferendo la cifra che serve sul conto corrente da appoggio, da dove poi sarà possibile eseguire tutti i movimenti tradizionali. Pertanto, per poter accendere un conto deposito, pur se non ci sono limitazioni legislative legate specificamente all’apertura, è necessario avere, per una logica conseguenza, le stesse caratteristiche di un correntista classico, vale a dire:

  • Cittadinanza italiana
  • Maggiore età
  • Non essere protestato
  • Non avere subito procedura di fallimento

Unica eccezione a questa regola finanziaria generale è il conto deposito Rendimax, pensato per le procedure fallimentari, che prevede come conto d’appoggio un altro suo prodotto specifico, la soluzione Libero, la cui sottoscrizione, in questo caso, è obbligata e indispensabile per poter attivare le due versioni del conto deposito per i curatori, vale a dire l’opzione vincolata e non.

Si ricorda che le principali banche che offrono conti deposito con offerte maggiori sono quelle più nuove, prettamente digitali, che hanno fatto di questi contratti i loro cavalli di battaglia, spesso con iniziative altamente promozionali almeno per i primi 6 mesi dalla sottoscrizione, anche senza sportelli fisici sul territorio nazionale, ma con sempre ottimi servizi di assistenza via web alla clientela, sia in fase di apertura che di post vendita.

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